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Il Declino dell'Oro Giallo: L'Impatto del Raddoppio dei Prezzi sull'Olio Extravergine di Oliva

2024-03-09 21:29

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ultime news, olio,

Il Declino dell'Oro Giallo: L'Impatto del Raddoppio dei Prezzi sull'Olio Extravergine di Oliva

Il prezzo dell'olio extravergine di oliva, una volta un elemento indispensabile nelle cucine italiane, ha recentemente raggiunto la cifra di 9 euro a bottiglia.

Il prezzo dell'olio extravergine di oliva, una volta un elemento indispensabile nelle cucine italiane, ha recentemente raggiunto la cifra di 9 euro a bottiglia. 

 

Questo aumento significativo ha scatenato un'ondata di cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei consumatori, con uno su tre che ha rinunciato all'acquisto del prezioso liquido dorato. I risultati allarmanti emergono da un'indagine condotta dall'Istituto Piepoli, i cui dati saranno presentati domani a Bitonto durante un seminario dedicato all'olio d'oliva, co-organizzato da Cibus di Parma.

 

Secondo gli autori dell'indagine, il mercato dell'oro giallo è stato colpito da una tempesta perfetta, causata principalmente dalla crisi climatica che ha portato a una drastica diminuzione della produzione mondiale di olio d'oliva. 

 

La Spagna, tradizionalmente uno dei principali produttori e esportatori di olio, è stata particolarmente colpita, con una produzione in calo e prezzi in aumento. La mancanza di prodotto sul mercato ha portato a un raddoppio del costo medio al litro, spingendo molti consumatori a cercare alternative più economiche.

 

Secondo l'indagine dell'Istituto Piepoli, il 30% dei consumatori ha modificato le proprie abitudini d'acquisto a causa dell'aumento del prezzo. Il 47% ha dichiarato di aver ridotto il consumo del 30%, mentre il 40% ha addirittura dimezzato il proprio utilizzo. Inoltre, il 45% del campione ha ammesso di essersi rivolto a oli di semi più economici per la cucina, mettendo da parte l'olio extravergine di oliva per condimenti speciali.

 

Sara Merigo, AD dell'Istituto Piepoli, avverte che questa fuga dai prezzi elevati dell'olio potrebbe portare a una riduzione stabile dei consumi fino al 40%. "L'olio è da sempre un prodotto largamente consumato dagli italiani, e la diminuzione dei consumi e il cambiamento delle abitudini avranno un impatto a lungo termine su un settore che rappresenta un'eccellenza italiana", afferma Merigo.

 

Tuttavia, i produttori di olio dissentono da questa prospettiva. Zefferino Monini, amministratore delegato dell'omonimo oleificio, sostiene che le risposte delle indagini a campione sono istintive e tengono conto degli umori dei consumatori. I dati Nielsen, che tracciano gli acquisti reali, mostrano un calo più contenuto, con una diminuzione delle vendite del 9,5% nel 2023 e un calo dei volumi intorno al 7,8% nei primi mesi del 2024.

 

Nonostante queste divergenze, i produttori concordano sul fatto che il prezzo dell'olio dipenderà in gran parte dalle condizioni della prossima campagna olivicola. Se la primavera promette bene, con abbondanti piogge, potremmo vedere un abbassamento dei prezzi nel 2025, intorno ai 6 euro a bottiglia.

 

Chiara Coricelli, AD della Pietro Coricelli, aggiunge che nonostante il calo dei consumi indicato dall'indagine, gli acquisti di extravergine 100% italiano sono in crescita. I consumatori, nonostante il maggior costo, preferiscono investire in prodotti di qualità made in Italy. 

 

Questo cambiamento potrebbe rappresentare una svolta positiva per l'intera filiera, che ha visto una svalutazione dell'extravergine quando i prezzi erano troppo bassi. Ora, è essenziale una giusta rivalutazione del prodotto, in modo che l'olio extravergine possa essere apprezzato come un prodotto premium, simile a quanto accaduto per il vino.

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